Roland Personal Model Expansions e Toni Zen-Core
corrispondenti
Le Zen-Core
MODEL EXPANSIONS (prima detti “model banks”) nascono
come metodo per emulare alcuni sintetizzatori
vintage Roland in alcuni Hardware Zen-Core
compatibili e all’interno del software ZENOLOGY.
Ad oggi esistono 4 modelli compatibili con Jupiter
X/XM, Fantom e Zenology (le expansions Juno-106,
Jupiter-8, SH-101 e JX-8P) a cui si aggiunge
l’expansion JD-800 disponibile per Jupiter X/XM e
Zenology.
Nel futuro sicuramente saranno rese disponibili
nuove Model Expansion, che in base a quando promesso
da Roland, grazie alla potenza del sistema di
sintesi ZEN-Core, consentirà di creare
“…sintetizzatori Roland nuovi ed entusiasmanti che
possono trarre ispirazione dall'hardware esistente o
essere realizzati in completa autonomia..” vedi
link
Grazie a numerose prove e alla documentazione sulla
implementazione dei messaggi MIDI System Exclusive
di Fantom sono riuscito ad ottenere due risultati
che ampliano di molto le possibilità di sintesi dei
MODEL EXPANSIONS attualmente esistenti. In dettaglio
sono riuscito a:
- creare dei Personal Model Expansions in cui ho
modificato la struttura di quelli già esistenti
aggiungendo nuove caratteristiche e, in alcuni casi,
aumentando la polifonia fino a raddoppiarla.
- convertire un qualunque suono di un qualunque
Model Expansions (ad eccezione del JD800) nel
corrispondente tone Zen-Core: tale tono suonerà
identico, sarà editabile e ovviamente potrà essere
suonato su qualunque Hardware Zen-Core (Ax-Edge,
Rd-88, MC-101, MC-107 e MV-1 compresi), sul software
Zenology e sulla APP ZenBeat (ZC1 instrumets)
Per capire come ciò sia possibile, occorre pensare
ai Model Expansions, come dei template (o macro) che
in “background” operano sulla struttura Zen-Core
corrispondente al modello scelto. Ogni volta in cui
si interviene su di un parametro di sintesi del
modello, il software (firmware negli HW) modifica in
base a delle corrispondenze ben precise, uno o più
parametri del motore Zen-Core che continua a
funzionare esattamente come in modalità standard. In
più vengono attivati e modificati dei parametri
Zen-Core nascosti che non accessibili direttamente,
ma solo tramite MIDI SysEx.
La cosa interessante è che nel momento in cui viene
memorizzato e/o esportato un qualunque suono di un
model, non solo sono memorizzati i valori dei
parametri del modello (Es. OSC, Filtri, ENV, MOD di
un SH-101) ma vengono memorizzati tutti i
corrispondenti valori della struttura Zen-Core
standard sottostante.
Se infatti si prova ad esportare (file .svz) un tono
di un ModelBank e uno Zen-Core, il primo pur avendo
molti parametri in meno, avrà una dimensione
maggiore: nel file vengono pertanto memorizzati
anche tutti i valori del suono Zen-Core
corrispondente.
Grazie a questa caratteristica sono riuscito a
creare quelli che ho chiamanto i “Personal Model
Expansions”: sono partito da un modello esistente,
tramite MIDI SysEx ho modificato la struttura di
sintesi del modello Zen-Core sottostante e da quel
momento in poi ogni modifica dei parametri del Model
Expansion interviene sul nuovo modello creato. La
piena compatibilità e la possibilità di esportare e
condividere i suoni è garantita dalla presenza
dell’intero tone Zen-Core sottostante, in ciascun
suono user creato.
Tutti i Personal Model Expansions sono ovviamente
editabili e pertanto da ciascuno è possibile creare,
memorizzare e condividere, tutte le modifiche (nuovi
suoni) che si desiderano.
Ho creato, per adesso :-) , una ventina di Personal
Model Expansions: ecco qualche esempio
- Personal Model Juno 106 con SAW e SQR detunati
- Personal Model Juno 106 con oscillatore SuperSaw
al posto del Noise
- Personal Model Juno 106 con 3 oscillatori Saw, due
detunati (-6 +6 Cent) e uno con PWM
- Personal Model JX-8P con oscillatore aggiuntivo
SuperSaw (anche in versione sempre non filtrata)
- Personal Model JX-8P con oscillatore aggiuntivo
Strings PCM stereo
- Personal Model JX-8P con oscillatore aggiuntivo
con il campione PCM stereo Syn Vox1 (il classico
suono del Fairlight SARRAR)
- Personal Model SH-101 con un oscillatore Alpha
Juno (al posto del SQR) e dotato di PWM
- Personal Model Juno 106 con i soli OSC SAW e SQR
(anche in versione detunata) e polifonia che passa
da 14 a 28 voci
- Personal Model JX-8P con polifonia 28 voci
(eliminato l’oscillatore noise di sottofondo che
riduce la polifonia dello strumento da 28 a 19 Voci)
Segue la lista completa (click per
ingrandire)
Grazie a quanto visto, il secondo risultato che sono
riuscito ad ottenere è stato quello di convertire un
qualunque suono di un qualunque Model Expansions (ad
eccezione del JD800) nel corrispondente tone
Zen-Core: tale tono suonerà identico, sarà editabile
e ovviamente potrà essere suonato su qualunque
Hardware o Software Zen-Core compatibile.
Riguardo il modello JD800, è possibile ugualmente
effettuare le personalizzazioni utilizzando uno
Jupiter x (che non ho 😊) : speriamo tra breve di
vederlo implementato anche su Fantom.
Ciò è possibile grazie ad una combinazione di
messaggi MIDI SysEx che permettono la lettura e
quindi l’export dell’intero tone Zen-Core
sottostante ad ogni Model Expansions (standard o
“personal”).
Ottenuto il tono Zen-Core, è poi
possibile memorizzarlo e quindi esportarlo e
condividerlo come un qualsiasi suono Zen-core
standard. Da qui la possibilità di farlo suonare
anche su tutti gli Hardware Zen-Core (Ax-Edge,
Rd-88, MC-101, MC-707 e MV-1) che non leggono
nativamente i model Model Expansions.
Ovviamente nel momento in cui si decide di editare
tale suono, vengono persi tutti i vincoli del
template del modello che lo ha generato, lasciando
la più totale libertà esattamente come per ogni tono
zen-core.
Seguiranno degli approfondimenti per permettere di
creare, liberamente e in maniera abbastanza
semplice, i propri “Personal Model Expansions”.
Potete scaricare gratuitamente i 21 Personal Model
Expansions e i 21 Zen Core Tone corrispondentiqui.
Segue un video da cui si può
verificare la identicità del suono di un Model
Expansion (eseguito dal software Zenology-Pro) con
il corrispondente Tono Zen-Core che ne deriva,
questo suonato da un AX Edge, synth nativamente non
compatibile con i Models.
24 Febbraio 2021
Roland Fantom#444xchallenge
Sono stato
invitato a partecipare alla Roland Fantom
#444xchallenge ed ecco il mio video.
Ho sfruttato la incredibile flessibilità del motore
di sintesi Zen-core per la base ritmica: 8 layer/30
parziali per simulare una wavesequence, di
ispirazione Korg (i samples sono tutti campioni ROM
della sintesi Zen-Core) e in più un acustic drum
Kit.
I 4 models sono stati utilizzati per tutto il resto,
melodia inclusa: complessivamente 13 zone in
esecuzione senza alcun problema di timing o
polifonia.
Qui il link della scena che
contiene suoni e sequenze: chi possiede un Fantom lo
può liberamente scaricare e utilizzare.
...e qui con una improvvisazione di DoctorMix sul mio brano!!
Sintesi Wavetable e Wave Sequences con Roland Fantom....work
in progress
(Part 2)
Proseguono i
test riguardo la possibilità di implementare tramite
la sintesi Zen-Core di Fantom, dei Tones che
simulano degli oscillatori a sintesi wavetable e
wavesequence.
Per verificare la reale funzionalità delle
wavesequences, ho provato ad implementare quella che
“storicamente” viene considerata la più famosa: è il
classico preset SkiJam del Korg Wavestation.
Tale wavesequence è realizzata come catena di 30
samples, che si susseguono ad intervalli regolari,
con l’eccezione del primo e del sample N.16 che
hanno durata doppia.
La durata complessiva della sequenza, con
Tempo=140,52 bpm è pari a 6,5 sec circa: ogni slot
ha la durata di circa 213 ms.
Il metodo che ho utilizzato in Fantom è stato quello
di creare 8 Z-Core Tones, ciascuno composto da 3 o 4
parziali, con valori crescenti di delay
dell’innsesco del suono, implementato tramite il
paramentro Z-core Delay Time (0-1023).
La sequenza si attiva all’interno di una scena
grazie al fatto che i Toni sono in layer.
Per la scelta dei valori corretti di Z-Core Delay
Time, che ovviamente non possono essere inseriti a
tentativi, ho utilizzato una tabella che ho
compilato che associa ad ogni valore Z-Core Delay
Time (0-1023) il corrispettivo valore in ms. Fantom
all’aumentare del ritardo in ms “offre” dei valori
corrispondenti sempre meno precisi: tale
imprecisione è al di sotto dei 10 ms per ritardi
fino a circa 3 secondi e arriva ad una
approssimazione di 20 ms nel caso del ritardo
massimo che è pari a 6,7 secondi.
Per questo motivo, volendo un timing preciso, ho
scelto di splittare la wavesequence in due layer di
4 toni ciascuno: per fare eseguire la sequenza
intera occorre suonare pertanto due note: la prima
che innesca i campioni (1-15) e la seconda,
un’ottava più in alto, che innesca i campioni
successivi (16-30).
I 17 campioni utilizzati sono stati campionati dalla
versione VST della Korg Wavestation.
Segue una tabella riepilogativa.
Il fine del test è stato quello di verificare la
capacità di Fantom di eseguire le sequenze senza
problemi di timing e di polifonia.
Il risultato è incredibilmente positivo: ho creato
una breve song direttamente all’interno di Fantom e
senza alcun problema si riescono a suonare le
wavesequence, degli accordi, la parte di basso e di
batteria senza alcun problema di polifonia e di
timing.
Come è intuibile, il fine ultimo non è quello di
clonare le wavesequenze di Korg, cosa che è stato un
piacevole divertimento, ma quello di sfruttare tali
potenzialità del Fantom, per creare sonorità
apparentemente riservate ad altri synth, come il
recente Korg Wavestate.
Con Fantom,
grazie alla struttura di sintesi Zen-Core e alla
possibilità di utilizzare all’interno di una unica
scena fino a 16x4 catene di sintesi
OSC->Filtro->Amp, è possibile creare suoni che sono
tipici dei sintetizzatori con oscillatori Wavetable
e WaveSequence.
Segue un video
con una breve demo.
Gennaio 2021
Sintesi Wavetable e Wave Sequences con Roland Fantom....work in progress
Con Fantom,
grazie alla struttura di sintesi Zen-Core e alla
possibilità di utilizzare all’interno di una unica
scena fino a 16x4 catene di sintesi
OSC->Filtro->Amp, è possibile creare suoni che sono
tipici dei sintetizzatori con oscillatori Wavetable
e WaveSequence.
I metodi che ho
utilizzato sono molto simili a quanto descritto per
Montage e Modx, con una serie di differenze che
derivano dalla struttura di sintesi che è ovviamente
diversa.
Il principio di
base è quello di considerare le Wavesequence e le
Wavetables come una somma di singoli suoni aventi un
delay ben preciso per l’innesco del suono e un
inviluppo modellato ad hoc e in grado di creare
eventualmente crossfade tra campioni successivi.
I campioni nel
caso delle wavetables sono tendenzialmente “single
cicle wave” creati tramite software esterni e
caricati come user samples: è anche possibile
utilizzare i campionamenti residenti in ROM, cosa
che permette di utilizzare le stesse tecniche
sintesi per altri synth ZEN-Core come Jupiter-X/XM e
AX Edge.
A titolo di
esempio la “tabella” che crea il suono “synthesizer”
è realizzata tramite il layer di 3 toni che con 11
parziali creano la frase: Synt-esai-ser
Seguiranno
degli approfondimenti con delle tabelle utili per
calcolare in automatico i vari parametri da
impostare, come ad esempio la corrispondenza tra
ciascuno dei valori numerici (0-1023) di Delay Time
nei corrispettivi ms (0-6700 ms).
Utilizzando il motore di sintesi AWM2 presente nei
synth Yamaha Montage e MODX, sono riuscito a trovare dei metodi che permettono di avere
sonorità analoghe a quelle che si ottengono nei Synth e Virtual dotati di
oscillatori Wavetable o in grado di leggere Wave Sequences.
Per approfondimenti, test e sperimentazioni trovate:
- Un primo approfondimento che analizza in dettaglio 4 diverse tecniche ai seguenti links (click sull'immagine per il link all'articolo - italiano o inglese):
- Un secondo approfondimento che spiega come creare le waveforms compatibili con il Montage
(MODX)
composte da forme d'onda "single-cicle". Tali waveform, ottenute partendo da una
Wave Single-Cicle di 2048 campioni (lo standard di Xfer Serum) diventano i
"mattoni base" per la creazione e l'utilizzo di wavetables nel Montage (click sull'immagine per il link all'articolo - italiano o inglese)
- La libreria free WavetablesMontage.X7L che contiene 75 Waveform con forme
d'onda "single-cicle", più di 30 Performance organizzate in 3 LiveSet ciascuna
dotata di una User Audition creata in funzione di tali suoni. La libreria
è utilizzabile senza alcun problema anche con il MODX
Potete ascoltare le 30 Audition nell'articolo principale, mentre un "the best
of" in questo "Video Trailer". Per rimanere aggiornati potete
iscrivervi al mio canale Youtube (click su "subscrive").
Il Fanton XR è stato commercializzato dalla Roland a partire dal 2004 e
relativamente ai driver USB, fondamentali per l'utilizzo dei software di editing dei suoni,
la Roland fornisce quelli compatibili con Vista, Windows 7 e Windows 8.
Segue una breve guida della procedura di installazione.
1) Disinstallare tutti i vecchi driver del Fantom XR.
2) Sconnettere il collegamento USB con il Fantom XR per evitare l'installazione
automatica dei driver.
3) Installare i driver modificati dopo aver riavviato windows 10 in modalità "riavvio con driver non certificati". In
Windows 10 click su Start, click su SHIFT+Arresta e mantenendo premuto SHIFT selezionare riavvia il sistema.
Al riavvio occorre seguire la successione delle operazioni indicate dalle
frecce: l'ultima operazione è quella di premere F7 "disabilita impostazione firma driver"