12 Maggio 2021


Roland Personal Model Expansions e Toni Zen-Core corrispondenti

 

Le Zen-Core MODEL EXPANSIONS (prima detti “model banks”) nascono come metodo per emulare alcuni sintetizzatori vintage Roland in alcuni Hardware Zen-Core compatibili e all’interno del software ZENOLOGY.

Ad oggi esistono 4 modelli compatibili con Jupiter X/XM, Fantom e Zenology (le expansions Juno-106, Jupiter-8, SH-101 e JX-8P) a cui si aggiunge l’expansion JD-800 disponibile per Jupiter X/XM e Zenology.

Nel futuro sicuramente saranno rese disponibili nuove Model Expansion, che in base a quando promesso da Roland, grazie alla potenza del sistema di sintesi ZEN-Core, consentirà di creare
“…sintetizzatori Roland nuovi ed entusiasmanti che possono trarre ispirazione dall'hardware esistente o essere realizzati in completa autonomia..” vedi link

Grazie a numerose prove e alla documentazione sulla implementazione dei messaggi MIDI System Exclusive di Fantom sono riuscito ad ottenere due risultati che ampliano di molto le possibilità di sintesi dei MODEL EXPANSIONS attualmente esistenti. In dettaglio sono riuscito a:

- creare dei Personal Model Expansions in cui ho modificato la struttura di quelli già esistenti aggiungendo nuove caratteristiche e, in alcuni casi, aumentando la polifonia fino a raddoppiarla.

- convertire un qualunque suono di un qualunque Model Expansions (ad eccezione del JD800) nel corrispondente tone Zen-Core: tale tono suonerà identico, sarà editabile e ovviamente potrà essere suonato su qualunque Hardware Zen-Core (Ax-Edge, Rd-88, MC-101, MC-107 e MV-1 compresi), sul software Zenology e sulla APP ZenBeat (ZC1 instrumets)


Per capire come ciò sia possibile, occorre pensare ai Model Expansions, come dei template (o macro) che in “background” operano sulla struttura Zen-Core corrispondente al modello scelto.
Ogni volta in cui si interviene su di un parametro di sintesi del modello, il software (firmware negli HW) modifica in base a delle corrispondenze ben precise, uno o più parametri del motore Zen-Core che continua a funzionare esattamente come in modalità standard. In più vengono attivati e modificati dei parametri Zen-Core nascosti che non accessibili direttamente, ma solo tramite MIDI SysEx.

La cosa interessante è che nel momento in cui viene memorizzato e/o esportato un qualunque suono di un model, non solo sono memorizzati i valori dei parametri del modello (Es. OSC, Filtri, ENV, MOD di un SH-101) ma vengono memorizzati tutti i corrispondenti valori della struttura Zen-Core standard sottostante.

Se infatti si prova ad esportare (file .svz) un tono di un ModelBank e uno Zen-Core, il primo pur avendo molti parametri in meno, avrà una dimensione maggiore: nel file vengono pertanto memorizzati anche tutti i valori del suono Zen-Core corrispondente.

Grazie a questa caratteristica sono riuscito a creare quelli che ho chiamanto i “Personal Model Expansions”: sono partito da un modello esistente, tramite MIDI SysEx ho modificato la struttura di sintesi del modello Zen-Core sottostante e da quel momento in poi ogni modifica dei parametri del Model Expansion interviene sul nuovo modello creato. La piena compatibilità e la possibilità di esportare e condividere i suoni è garantita dalla presenza dell’intero tone Zen-Core sottostante, in ciascun suono user creato.

Tutti i Personal Model Expansions sono ovviamente editabili e pertanto da ciascuno è possibile creare, memorizzare e condividere, tutte le modifiche (nuovi suoni) che si desiderano.

Ho creato, per adesso :-) , una ventina di Personal Model Expansions: ecco qualche esempio

- Personal Model Juno 106 con SAW e SQR detunati
- Personal Model Juno 106 con oscillatore SuperSaw al posto del Noise
- Personal Model Juno 106 con 3 oscillatori Saw, due detunati (-6 +6 Cent) e uno con PWM
- Personal Model JX-8P con oscillatore aggiuntivo SuperSaw (anche in versione sempre non filtrata)
- Personal Model JX-8P con oscillatore aggiuntivo Strings PCM stereo
- Personal Model JX-8P con oscillatore aggiuntivo con il campione PCM stereo Syn Vox1 (il classico suono del Fairlight SARRAR)
- Personal Model SH-101 con un oscillatore Alpha Juno (al posto del SQR) e dotato di PWM
- Personal Model Juno 106 con i soli OSC SAW e SQR (anche in versione detunata) e polifonia che passa da 14 a 28 voci
- Personal Model JX-8P con polifonia 28 voci (eliminato l’oscillatore noise di sottofondo che riduce la polifonia dello strumento da 28 a 19 Voci)

Segue la lista completa (click per ingrandire)



Grazie a quanto visto, il secondo risultato che sono riuscito ad ottenere è stato quello di convertire un qualunque suono di un qualunque Model Expansions (ad eccezione del JD800) nel corrispondente tone Zen-Core: tale tono suonerà identico, sarà editabile e ovviamente potrà essere suonato su qualunque Hardware o Software Zen-Core compatibile.

Riguardo il modello JD800, è possibile ugualmente effettuare le personalizzazioni utilizzando uno Jupiter x (che non ho 😊) : speriamo tra breve di vederlo implementato anche su Fantom.
Ciò è possibile grazie ad una combinazione di messaggi MIDI SysEx che permettono la lettura e quindi l’export dell’intero tone Zen-Core sottostante ad ogni Model Expansions (standard o “personal”).
Ottenuto il tono Zen-Core, è poi possibile memorizzarlo e quindi esportarlo e condividerlo come un qualsiasi suono Zen-core standard. Da qui la possibilità di farlo suonare anche su tutti gli Hardware Zen-Core (Ax-Edge, Rd-88, MC-101, MC-707 e MV-1) che non leggono nativamente i model Model Expansions.

Ovviamente nel momento in cui si decide di editare tale suono, vengono persi tutti i vincoli del template del modello che lo ha generato, lasciando la più totale libertà esattamente come per ogni tono zen-core.

Seguiranno degli approfondimenti per permettere di creare, liberamente e in maniera abbastanza semplice, i propri “Personal Model Expansions”.

Potete scaricare gratuitamente i 21 Personal Model Expansions e i 21 Zen Core Tone corrispondenti qui.

Segue un video da cui si può verificare la identicità del suono di un Model Expansion (eseguito dal software Zenology-Pro) con il  corrispondente Tono Zen-Core che ne deriva, questo suonato da un AX Edge, synth nativamente non compatibile con i Models.

24 Febbraio 2021


Roland Fantom#444xchallenge

 

Sono stato invitato a partecipare alla Roland Fantom #444xchallenge ed ecco il mio video.

Ho sfruttato la incredibile flessibilità del motore di sintesi Zen-core per la base ritmica: 8 layer/30 parziali per simulare una wavesequence, di ispirazione Korg (i samples sono tutti campioni ROM della sintesi Zen-Core) e in più un acustic drum Kit.

I 4 models sono stati utilizzati per tutto il resto, melodia inclusa: complessivamente 13 zone in esecuzione senza alcun problema di timing o polifonia.

Qui il link della scena che contiene suoni e sequenze: chi possiede un Fantom lo può liberamente scaricare e utilizzare.

...e qui con una improvvisazione di DoctorMix sul mio brano!!

 

Sintesi Wavetable e Wave Sequences con Roland Fantom....work in progress
(Part 2)

Proseguono i test riguardo la possibilità di implementare tramite la sintesi Zen-Core di Fantom, dei Tones che simulano degli oscillatori a sintesi wavetable e wavesequence.
Per verificare la reale funzionalità delle wavesequences, ho provato ad implementare quella che “storicamente” viene considerata la più famosa: è il classico preset SkiJam del Korg Wavestation.

Tale wavesequence è realizzata come catena di 30 samples, che si susseguono ad intervalli regolari, con l’eccezione del primo e del sample N.16 che hanno durata doppia.
La durata complessiva della sequenza, con Tempo=140,52 bpm è pari a 6,5 sec circa: ogni slot ha la durata di circa 213 ms.

Il metodo che ho utilizzato in Fantom è stato quello di creare 8 Z-Core Tones, ciascuno composto da 3 o 4 parziali, con valori crescenti di delay dell’innsesco del suono, implementato tramite il paramentro Z-core Delay Time (0-1023).
La sequenza si attiva all’interno di una scena grazie al fatto che i Toni sono in layer.

Per la scelta dei valori corretti di Z-Core Delay Time, che ovviamente non possono essere inseriti a tentativi, ho utilizzato una tabella che ho compilato che associa ad ogni valore Z-Core Delay Time (0-1023) il corrispettivo valore in ms.
Fantom all’aumentare del ritardo in ms “offre” dei valori corrispondenti sempre meno precisi: tale imprecisione è al di sotto dei 10 ms per ritardi fino a circa 3 secondi e arriva ad una approssimazione di 20 ms nel caso del ritardo massimo che è pari a 6,7 secondi.
Per questo motivo, volendo un timing preciso, ho scelto di splittare la wavesequence in due layer di 4 toni ciascuno: per fare eseguire la sequenza intera occorre suonare pertanto due note: la prima che innesca i campioni (1-15) e la seconda, un’ottava più in alto, che innesca i campioni successivi (16-30).

I 17 campioni utilizzati sono stati campionati dalla versione VST della Korg Wavestation.
Segue una tabella riepilogativa.

Il fine del test è stato quello di verificare la capacità di Fantom di eseguire le sequenze senza problemi di timing e di polifonia.

Il risultato è incredibilmente positivo: ho creato una breve song direttamente all’interno di Fantom e senza alcun problema si riescono a suonare le wavesequence, degli accordi, la parte di basso e di batteria senza alcun problema di polifonia e di timing.

Come è intuibile, il fine ultimo non è quello di clonare le wavesequenze di Korg, cosa che è stato un piacevole divertimento, ma quello di sfruttare tali potenzialità del Fantom, per creare sonorità apparentemente riservate ad altri synth, come il recente Korg Wavestate.

Con Fantom, grazie alla struttura di sintesi Zen-Core e alla possibilità di utilizzare all’interno di una unica scena fino a 16x4 catene di sintesi OSC->Filtro->Amp, è possibile creare suoni che sono tipici dei sintetizzatori con oscillatori Wavetable e WaveSequence.

Segue un video con una breve demo.

 


Gennaio 2021


Sintesi Wavetable e Wave Sequences con Roland Fantom....work in progress

Con Fantom, grazie alla struttura di sintesi Zen-Core e alla possibilità di utilizzare all’interno di una unica scena fino a 16x4 catene di sintesi OSC->Filtro->Amp, è possibile creare suoni che sono tipici dei sintetizzatori con oscillatori Wavetable e WaveSequence.

I metodi che ho utilizzato sono molto simili a quanto descritto per Montage e Modx, con una serie di differenze che derivano dalla struttura di sintesi che è ovviamente diversa.

Il principio di base è quello di considerare le Wavesequence e le Wavetables come una somma di singoli suoni aventi un delay ben preciso per l’innesco del suono e un inviluppo modellato ad hoc e in grado di creare eventualmente crossfade tra campioni successivi.

I campioni nel caso delle wavetables sono tendenzialmente “single cicle wave” creati tramite software esterni e caricati come user samples: è anche possibile utilizzare i campionamenti residenti in ROM, cosa che permette di utilizzare le stesse tecniche sintesi per altri synth ZEN-Core come Jupiter-X/XM e AX Edge.

A titolo di esempio la “tabella” che crea il suono “synthesizer” è realizzata tramite il layer di 3 toni che con 11 parziali creano la frase: Synt-esai-ser

Seguiranno degli approfondimenti con delle tabelle utili per calcolare in automatico i vari parametri da impostare, come ad esempio la corrispondenza tra ciascuno dei valori numerici (0-1023) di Delay Time nei corrispettivi ms (0-6700 ms).

Segue un video con una breve demo.



Sintesi Wavetable e Wave Sequences con Yamaha Montage e MODX

Utilizzando il motore di sintesi AWM2 presente nei synth Yamaha Montage e MODX, sono riuscito a trovare dei metodi che permettono di avere sonorità analoghe a quelle che si ottengono nei Synth e Virtual dotati di oscillatori Wavetable o in grado di leggere Wave Sequences.

Per approfondimenti, test e sperimentazioni trovate:

- Un primo approfondimento che analizza in dettaglio 4 diverse tecniche ai seguenti links (click sull'immagine per il link all'articolo - italiano o inglese):



- Un secondo approfondimento che spiega come creare le waveforms compatibili con il Montage (MODX) composte da forme d'onda "single-cicle".
Tali waveform, ottenute partendo da una Wave Single-Cicle di 2048 campioni (lo standard di Xfer Serum) diventano i "mattoni base" per la creazione e l'utilizzo di wavetables nel Montage (click sull'immagine per il link all'articolo - italiano o inglese)



- La libreria free WavetablesMontage.X7L che contiene 75 Waveform con forme d'onda "single-cicle", più di 30 Performance organizzate in 3 LiveSet ciascuna dotata di una User Audition creata in funzione di tali suoni.  La libreria è utilizzabile senza alcun problema anche con il MODX

Qui il link.

Potete ascoltare le 30 Audition nell'articolo principale, mentre un "the best of" in questo "Video Trailer".
Per rimanere aggiornati potete iscrivervi al mio canale Youtube (click su "subscrive").


Luglio 2017

Roland Fantom XR - Driver USB per Windows 8.1 e 10 a 64bit

Il Fanton XR è stato commercializzato dalla Roland a partire dal 2004 e relativamente ai driver USB, fondamentali per l'utilizzo dei software di editing dei suoni, la Roland fornisce quelli compatibili con Vista, Windows 7 e Windows 8.

Seguendo indicazioni di alcuni forum, sono riuscito a modificarli garantendo la compatibilità con Windows 8.1 e Windows 10. Ecco il link: driver USB 64 bit modificati per Windows 8.1 e 10

Segue una breve guida della procedura di installazione.

1) Disinstallare tutti i vecchi driver del Fantom XR.
2) Sconnettere il collegamento USB con il Fantom XR per evitare l'installazione automatica dei driver.
3) Installare i driver modificati dopo aver riavviato windows 10 in modalità "riavvio con driver non certificati". In Windows 10 click su Start, click su SHIFT+Arresta e mantenendo premuto SHIFT selezionare riavvia il sistema.


Al riavvio occorre seguire la successione delle operazioni indicate dalle frecce: l'ultima operazione è quella di premere F7 "disabilita impostazione firma driver"

Click qui per continuare